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sabato 14 febbraio 2009

Se 100 vi sembrano poche....c'è chi è arrivato a 200 !


Inizia oggi una serie di "testimonianze" di donatori che hanno compiuto più di 100 donazioni di sangue.

Per questioni pratiche si è deciso di inserire inquesta serie di testimonianze solo i donatori ancora in vita, perchè risulta difficile per i defunti rintracciare i parenti o coloro che potessero autorizzare una pubblicazione o fornire una testimonianza adeguata allo scopo senza sminuirne i contenuti, oltre che fornire documenti fotografici ecc.
Il primo ad uscire è stata una persona purtroppo defunta, ma della quale abbiamo avuto la possibilità di ottenere facilmente quanto necessario essendo stato in assoluto il donatore più attivo in fatto di donazioni.
Siamo comunque sempre disponibili a pubblicare qualsiasi testimonianza di donatori anche scomparsi se venisse richiesto ed autorizzato dai propri cari.

Non si può non partire da MARIO FRANCHINI, purtroppo scomparso il 16.12.200.

Nato a Parma il 26.05.1927, ha lavorato allo Scalo Merci con la cooperativa "La piccola velocità" ed è stato anche bidello all'Istituto Rondani di Viale dei Mille. Fondatore di diverse Sezioni della Provincia di Parma (insieme al compianto Dott. Walter Torsiglieri) e di numerosi Gruppi zonali cittadini, è stato uno dei pionieri del gruppo Avis Santa Maria della Pace, poi denominato Prati Bocchi nel 1965 (ed ora Pablo), assumendone la presidenza per vari mandati. Si contano circa 220 donazioni tra donazioni dirette o meglio "braccio a braccio" e flaconi, ma se si pensa che a quei tempi forse non erano tutte conteggiate, potrebbero essere ben di più; un numero che poche persone in Italia possono vantare.
Mario Franchini è diventato donatore all'età di 20 anni, la sua è stata una storica famiglia di donatori. Oltre a 2 fratelli deceduti in guerra, il fratello Enzo ha compiuto circa 200 donazioni (negli ambienti cittadini Mario ed Enzo venivano chiamati "I du brassè") e il fratello Giovanni oltre 50.
Lo rintracciavano anche quando passava le ore del suo tempo libero insieme ai suoi amici, e per questo è stato premiato oltre che con tutte le benemerenze riconosciute dallo Statuto, anche con medaglia d'oro per meriti particolare nel 1968, così come il fratello Enzo sempre nello stesso anno.
Nel 1975 viene insignito del Cavalierato della Repubblica Italiana al merito sociale.
Lo spirito di solidarietà e altruismo continua da sempre con la figlia Ombretta, impiegata e volontaria dell' Avis di Parma, così come con i nipoti, tutti donatori di sangue come la tradizione comanda !
(nella foto i fratelli Franchini, Mario l'ultimo sulla destra ed Enzo con la cravatta )

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