Buongiorno, ai bambini e ai ragazzi un caloroso ciao.
Inizio con un Grazie, perché al giorno d'oggi questa parola tanto semplice è in realtà sempre più rara. Grazie a Don Giuseppe e a Don Bruno per la loro ospitalità, Grazie agli amici delle altre Avis per la loro presenza , Grazie ai collaboratori e soci sostenitori sempre pronti ad ascoltare il nostro appello e un Grazie speciale a tutti i nostri donatori presenti, passati e perché no, Futuri.
Inizio con un Grazie, perché al giorno d'oggi questa parola tanto semplice è in realtà sempre più rara. Grazie a Don Giuseppe e a Don Bruno per la loro ospitalità, Grazie agli amici delle altre Avis per la loro presenza , Grazie ai collaboratori e soci sostenitori sempre pronti ad ascoltare il nostro appello e un Grazie speciale a tutti i nostri donatori presenti, passati e perché no, Futuri.
Il loro impegno civile non deve smettere mai di essere elogiato, stimato e a volte difeso.
Se l'Avis Montebello Cittadella ha raggiunto questo prestigioso traguardo il merito va ai nostri 230 Donatori, per aver capito quanto questo atto di generosità siano nobile e fondamentale per la salvezza di migliaia di persone.
Ritorniamo sempre in mezzo a voi perché qui ci sentiamo in famiglia, ed è qui come sapete che è iniziata la nostra storia. 1978 - 2008 sono proprio trent'anni. Ci siamo alternati in tanti a questo microfono e tutti per parlarvi dell'Avis, alcuni di loro non sono più tra noi, don Bruno ha ricordato i loro nomi nella S. Messa, ma il loro impegno per l'Avis è sempre stato notevole e meraviglioso lasciando un segno indelebile nella storia dell'Avis Montebello.
Mi perdonerete se ripeto sempre le solite cose, è la realtà che viviamo che mi porta a ripetermi. Il sangue, così indispensabile alla vita, non è riproducibile con procedimenti chimici e l'unica speranza di poterne disporre in misura sufficiente passa dalla disponibilità di ognuno di noi a fare un gesto di generosità.
Donare il sangue fa bene agli altri e anche a noi stessi.
In Italia i donatori sono 1 milione e 600 mila,quelli cioè, che si recano con regolarità ai centri di prelievo,quindi possiamo affermare che solamente il 4,5% della popolazione tra i 18 e 65 anni di età è donatore, purtroppo nella graduatoria europea l'Italia occupa posti di retroguardia.
Oggi è la giornata Missionaria siamo chiamati ad aiutare questi missionari che con coraggio e spirito di sacrificio, vanno a portare conforto e aiuto a popoli in difficoltà, mettendo spesso a repentaglio la propria vita, fino a una decina di anni fa, al loro interno avevano un nucleo Avis, inserito nel gruppo Montebello, non solo andavano per il mondo a portare aiuto, ma quando tornavano a casa pensavano anche agli ammalati di Parma.
Noi non vogliamo paragonarci a loro, ai donatori di sangue viene solo chiesto un piccolo,grande gesto, una goccia del loro sangue che è la ragione di vita per tante persone.
Ai genitori dei bambini, ai giovani dico: donare il sangue non fa male, il prelievo rappresenta la ventesima parte del sangue che possediamo e la quantità donata si ricostituisce rapidamente, in più si tiene sotto controllo il nostro stato di salute.
In questi giorni mi è capitato sottomano una locandina di un'Avis dell'Umbria, che io ritengo molto significativa, diceva così:
SE MANCA LA PIOGGIA, SPERIAMO NEL CIELO,
SE MANCA IL SANGUE, SPERIAMO IN TE.
Noi non vogliamo paragonarci a loro, ai donatori di sangue viene solo chiesto un piccolo,grande gesto, una goccia del loro sangue che è la ragione di vita per tante persone.
Ai genitori dei bambini, ai giovani dico: donare il sangue non fa male, il prelievo rappresenta la ventesima parte del sangue che possediamo e la quantità donata si ricostituisce rapidamente, in più si tiene sotto controllo il nostro stato di salute.
In questi giorni mi è capitato sottomano una locandina di un'Avis dell'Umbria, che io ritengo molto significativa, diceva così:
SE MANCA LA PIOGGIA, SPERIAMO NEL CIELO,
SE MANCA IL SANGUE, SPERIAMO IN TE.
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